AGENTE-AGISCE-AGITO. Pensieri in movimento, prende spunto da alcune riflessioni dell'antropologo francese Marcel Jousse (1886-1961) che analizzando il ruolo del gesto e del ritmo nel processo della conoscenza, della memoria e dell’espressione umana, elaborò un nuovo campo di ricerca denominato “antropologia del gesto”.
 

Lo spazio viene trasformato in un luogo di riflessione, di sosta e di socializzazione, in cui i diversi elementi costituiscono appunti per lo sviluppo di future possibili opere: disegni, annotazioni, video proiezioni e un ciclo di incontri con professionisti provenienti da diverse discipline: sport, filosofia, medicina e neuroscienze; ciascun relatore propone le proprie riflessioni sul tema del linguaggio dei gesti partendo dal proprio ambito di ricerca Tutti gli interventi vengono filmati e  i video si aggiungono all’installazione della mostra realizzando l’opera video Coro.
 

Numerose sedie e poltrone provenienti dallo studio dell’artista sono a disposizione del pubblico per leggere, chiacchierare, ascoltare le conferenze oppure guardare i video, trasmessi su monitor distribuiti nello spazio, che proiettano immagini di mani e braccia di intellettuali colte in movimento durante conversazioni, lezioni e dibattiti pubblici. I visitatori potranno altresì sfogliare ed eventualmente fare delle fotocopie di libri che provengono dalla biblioteca personale dell’artista. “Le posture – i corpi, i gesti, i movimenti – sono forme parallele e trasversali per intendere ed esprimere il senso e il significato del mondo”.

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AGENTE-AGISCE-AGITO. Pensieri in movimento, prende spunto da alcune riflessioni dell'antropologo francese Marcel Jousse (1886-1961) che analizzando il ruolo del gesto e del ritmo nel processo della conoscenza, della memoria e dell’espressione umana, elaborò un nuovo campo di ricerca denominato “antropologia del gesto”.