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1st Edition of STANDART, Triennial of Contemporary Art 
 THE MOUNT ANALOGUE A Temporary Art Experience 
 Curated by Adelina Cüberyan von Fürstenberg 

 
 
Openings: July 20-21-22, September 12, 2017 
 Exhibition July 23 – end of December 2017 
 

STANDART, Triennial of Contemporary Art is a periodic exhibition, developing each time specific itineraries throughout Armenia based on the theme of the exhibition. The name of the Triennial is inspired by the avant-garde Armenian magazine Standard, published in 1924. STANDART highlights the rich cultural and historical context of Armenia and through its itinerant character involves wider and diverse communities and creates opportunities for dialogue and interactive relationship between artists, writers, curators, scientists, local communities, and visitors.  
 For the first edition of STANDART, the board of AAC has appointed as Chief Curator Adelina Cüberyan von Fürstenberg, curator of the Golden Lion awarded National Pavilion of Armenia at the 56th edition of La Biennale di Venezia in 2015.  
 STANDART 2017 is entitled The Mount Analogue, inspired by the unfinished novel by French surrealist writer and poet René Daumal (1908 - 1944) and will be hosted in various locations across the country: Yerevan, Byurakan, Gyumri, Erebuni, Sevan, and Kapan from July 22 to December, 2017. 
 
As a symbol of a poetical research and temporary experience, The Mount Analogue highlights the reflections on the pursuit of knowledge – based on the concept that the essence of a creative mind is directly related to who one is and what one experiences. 
 
The result of this art experience in the context of some of the unique historical and cultural sites of Armenia will be a series of art exhibitions, encounters and direct collaborations, site-specific works and performances by the participating artists with the artists living Armenia; a website including a travelogue with images; a book to be launched in September with contributions of the artists and texts by specialists from various fields offering a pluralistic approach to the theme of the Mount Analogue.  
 In the spirit of sustainable development and participation, STANDART, Triennial of Contemporary Art, aims to build a bridge between the specific venues and the artworks and create an interactive dialogue with the participating artists and curators coming from different backgrounds and to bring exchanges and collaborations with the vivid art and cultural scene of Armenia. 
 
  - Artworks, performances and workshops will be created in collaboration with the art community in Gyumri by the artists Ayreen Anastas & René Gabri (Palestine/Iran/USA/Armenia), Riccardo Arena (Italy), Marta Dell’Angelo (Italy), Benji Boyadgian (Finland/Palestine), Giuseppe Caccavale (France/Italy), Thibault de Gialluly (France),  Mikayel Ohanjanyan (Armenia/Italy) and Maria Tsagkari (Grece)


 


1a Edizione di STANDART, Triennale d’Arte Contemporanea 
 IL MONTE ANALOGO Un’esperienza temporanea d’arte 
 A cura di Adelina Cüberyan von Fürstenberg 

 


 Inaugurazioni: 20-21-22 luglio, 12 settembre, 2017  
 Durata della mostra: 23 Luglio – fine Dicembre 2017 
 

 

STANDART, Triennale d’Arte Contemporanea in Armenia, che si svolgerà tra luglio e dicembre 2017, con la speciale partnership del Ministero della Cultura della Repubblica d’Armenia, ART for The World, Armenia Art Foundation e altri partner e sostenitori privati. 
 STANDART, Triennale d’Arte Contemporanea è un progetto che sviluppa in ogni edizione specifici itinerari attraverso l’Armenia, basati sul tema principale della mostra. Il nome della Triennale deriva da Standart, la rivista armena d’avanguardia, pubblicata nel 1924. STANDART mette in risalto il ricco contesto storico-culturale dell’Armenia e, attraverso il suo carattere itinerante, coinvolge ampie e differenti comunità creando opportunità di dialogo e interazione tra artisti, scrittori, curatori, scienziati, comunità locali e visitatori. 
  STANDART 2017, intitolata Il Monte Analogo, trae ispirazione dall’omonimo romanzo incompiuto dello scrittore e poeta surrealista francese René Daumal (1908 - 1944) e avrà luogo in diverse località in tutto il Paese: Yerevan, Byurakan, Gyumri, Erebuni, Sevan e Kapan, dal 22 luglio a dicembre 2017. 
 
Simbolo di ricerca poetica e di esperienza temporanea, Il Monte Analogo, mette in luce la riflessione sulla ricerca della conoscenza – basata sul concetto secondo cui l’essenza di una mente creativa è direttamente correlata alla natura e alle esperienze di ciascuno. 
 
Il risultato di questa esperienza artistica, che si svolgerà nel contesto di alcuni siti storici e culturali unici in Armenia, vedrà una serie di incontri e collaborazioni dirette, opere sitespecific e performance realizzate dagli artisti partecipanti in collaborazione con artisti residenti in Armenia; un sito web che includerà un diario di viaggio con immagini; un catalogo,  pubblicato a settembre, contenete contributi degli artisti e testi di specialisti        provenienti da diversi ambiti per conferire un approccio articolato sul tema del Monte Analogo.   
 Nello spirito di uno sviluppo sostenibile e partecipativo, STANDART, Triennale d’Arte Contemporanea, intende costruire un ponte tra luoghi specifici e opere d’arte, creando un dialogo interattivo tra gli artisti partecipanti e i curatori provenienti da differenti orizzonti e generando scambi e collaborazioni con la vivace scena artistica e culturale armena.   
 


- Opere d’arte, performances e workshop saranno realizzati, in collaborazione con la comunità artistica di Gyumri, dagli artisti Ayreen Anastas & René Gabri (Palestina/Iran/USA/Armenia), Riccardo Arena (Italia), Marta Dell’Angelo (Italia), Benji Boyadgian (Finlandia/Palestina), Giuseppe Caccavale (Francia/Italia), Thibault de Gialluly (Francia) e Mikayel Ohanjanyan (Armenia/Italia) e  Maria Tsagkari (Grece)

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Il Manifesto Alias

Collage vivant

2017

 

Un collage praticabile. Più di 100 immagini a colori e in bianco e nero a dimensione quasi reale ritagliate, stampate specularmente si inseriscono sospese, nello spazio tridimensionale. Si intersecano porzioni di corpo, oggetti ed elementi di provenienze e di epoche diverse deposti tra ordine, disordine e caso.

Collage vivant

2017

 

A practicable collage. More than 100 color and black-and-white images with almost real cut-out dimensions, printed specularly, are suspended in three-dimensional space. Intersection of portions of body, objects and elements of origin and of different epochs between order, disorder and case.

Collage vivant 2017, Installation view

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Tararà

09 Luglio 2017 Montagna dell'Aragats

Performance Marta Dell’Angelo con Gohar Martirosyan

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Tarara è il titolo di questo progetto video che significa Ararat al contrario, è un buon suono per camminare. Gohar ed io abbiamo deciso di fare una performance insieme. Ho pensato ad un gesto semplice relativo all’idea di camminare, perche già raggiungere insieme una vetta è un esperienza comunque intensa.

Esiste un rito pre-cristiano chiamato "monosandalismo" così l’idea è stata quella di salire sulla montagna, indossando un solo sandalo ciascuno.

Era un rituale di iniziazione. Il piede nudo rappresenta la connessione con gli inferi della terra, mentre  il piede con il sandalo ne rappresenta la protezione.

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Tararà

9 July 2017 Aragats Mount 

Performance Marta Dell’Angelo with Gohar Martirosyan

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Tarara is the title of the video project, which is Ararat backwards, a good sound for walking. Gohar and I agreed to do this performance together there. I thought about a very simple gesture, connected with the walk, because walking together with somebody on a mountain is already such an intense experience.

 

There is an oldritual pre-Christian  called “Monosandalism”. The idea is to walk up the mountain, wearing only one sandal each. This was a sort of initiatory rite. The bare foot represents the connection with the hell inside the earth, though the foot wearing the sandal is protected from it.

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Un fischietto un euro /Õ„Õ¥Õ¯ Õ½Õ¸Ö‚Õ¬Õ«Õ¹- 100 Õ¤Ö€Õ¡Õ´ / one whistle one euro

2017

Performance Marta Dell’Angelo with Alksey Manukyan

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Fischietti con  semi di albicocche armene e ghiande italiane vengono offerte al pubblico durante l’opening. Il suono prodotto dai fischietti diventa una sorta di richiamo della foresta e una sorta di disturbo sonoro provocato dal pubblico stesso.

Un fischietto un euro /Õ„Õ¥Õ¯ Õ½Õ¸Ö‚Õ¬Õ«Õ¹- 100 Õ¤Ö€Õ¡Õ´ / one whistle one euro

2017

Performance Marta Dell’Angelo with Alksey Manukyan

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Whistles with Armenian apricot seeds and Italian acorns are offered to the public during the opening. The sound produced by the whistles becomes a sort of call of the forest and a kind of noise caused by the audience itself.

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